Lezione del 03.10 ----------------- Argomenti svolti, in estrema sintesi: Spazio vettoriale numerico R^n; identificazione degli spazi vettoriali V^3_O ed R^3. Sistemi di riferimento e coordinate nello spazio E^3. Equazioni parametriche della retta. Un po' più in dettaglio: *Spazio vettoriale numerico R^n. Riassunto di una parte della lezione precedente. Insieme R^2 delle coppie ordinate x=(x_1,x_2) di numeri reali. Somma di due coppie; moltiplicazione di un numero reale per una coppia. Fatto. L'insieme R^2 con le operazioni definite è uno spazio vettoriale. Fatto. I vettori e_1=(1,0), e_2=(0,1) formano una base, detta "base canonica", di R^2. Dunque R^2 è uno spazio vettoriale di dimensione 2. Generalizzazione. Insieme R^n delle n-ple ordinate x=(x_1,x_2,...,x_n) di numeri reali (n intero positivo fissato). Somma di due n-ple; moltiplicazione di un numero reale per una n-pla. Fatto. L'insieme R^n con le operazioni definite è uno spazio vettoriale. Fatto. I vettori e_1=(1,0,...,0), e_2=(0,1,...,0), ..., e_n=(0,0,...,1) formano una base, detta "base canonica", di R^n. Dunque R^n è uno spazio vettoriale di dimensione n. *Identificazione degli spazi vettoriali V^3_O ed R^3. Riassunto di una parte della lezione precedente. Sia v_1,v_2 una base dello spazio vettoriale geometrico V^2_O; associando a ciascun vettore geometrico le sue coordinate rispetto a v_1,v_2 si ha una funzione V^2_O -> R^2; questa funzione è biiettiva ed è compatibile con le operazioni di somma e prodotto per scalari in V^2_O ed R^2. Analogamente si ha: Sia v_1,v_2,v_3 una base dello spazio vettoriale geometrico V^3_O; associando a ciascun vettore geometrico le sue coordinate rispetto a v_1,v_2,v_3 si ha una funzione V^3_O -> R^3; questa funzione è biiettiva ed è compatibile con le operazioni di somma e prodotto per scalari in V^3_O ed R^3. *Sistemi di riferimento e coordinate nello spazio E^3. Sia O un punto fissato in E^3 e siano i,j,k vettori applicati in O non complanari. Associando a ciascun punto P il vettore geometrico OP si ha una funzione biiettiva E^3 -> V^3_O; associando a ciascun vettore geometrico OP le sue coordinate rispetto a i,j,k si ha una funzione biiettiva V^3_O -> R^3; dunque associando a ciascun punto P in E^3 il vettore numerico (x,y,z) in R^3 caratterizzato dalla condizione OP= xi + yj + zk, si ha una funzione biiettiva E^3 -> R^3. Si dice che O,i,j,k è un sistema di riferimento nello spazio E^3 e che P ha coordinate (x,y,z) in tale sistema di riferimento; si identifica il punto P con la le terna ordinata (x,y,z) e in breve si scrive P=(x,y,z). *Equazioni parametriche di rette in E^3. Sia O,i,j,k un sistema di riferimento nello spazio E^3. Proposizione. Sia v un vettore non nullo applicato in O e sia A un punto in E^3. Un punto P appartiene alla retta parallela al vettore v passante per il punto A se e solo se OP= OA + tv, per qualche scalare t in R. Si dice che questa equazione è una "equazione parametrica vettoriale" della retta e che il vettore v è "un vettore direttore" della retta. Posto P=(x,y,z), A=(a,b,c) e v=(l,m,n), l'equazione parametrica vettoriale diviene xi + yj + zk= ai + bj + ck + t(li + mj + nk), per qualche scalare t in R; cioè (per l'unicità della scrittura di un vettore rispetto ad una base) x= a + lt y= b + mt z= c + nt per qualche scalare t in R. Si dice che queste equazioni sono "equazioni parametriche scalari", in breve "equazioni parametriche" della retta. Esempio. Le equazioni parametriche della retta r con vettore direttore (1,-1,2) e passante per il punto (0,2,3) sono x= t y= 2 - t z= 3 +2t Un punto sta sulla retta r se e solo se le sue coordinate si ottengono da queste equazioni per qualche valore del parametro t. Esempi: per t=1 si ottiene il punto (1,1,5) sulla retta r; il punto (3,4,5) non sta sulla retta r, perchè non esiste alcun valore di t tale che 3= t 4= 2 - t 5= 3 + 2t.