|
R.S.D.D.M. GRUPPO di RICERCA e SPERIMENTAZIONE in DIDATTICA e DIVULGAZIONE della MATEMATICA |
|
|
||
LIBRI - archivio 2008 |
||
|
|
DIDATTICA DELLA MATEMATICA E AZIONI D'AULA
Atti del Convegno "Incontri con
la Matematica" n. 22 a cura di Bruno D'AMORE e Silvia SBARAGLI Pitagora Editrice, 2008
"Didattica della matematica e azioni d'aula" non è titolo pleonastico per questo convegno, vuol essere invece rafforzativo ed anche un po' provocatorio. (...) Azioni d'aula: come essere efficaci, come valutare in modo significativo e consapevole, come distinguere processi di insegnamento da banalità, criteri significativi e sensati da stupidaggini senza base scientifica, creazioni e trucchi o ricette e riflessioni a vuoto. Ci pare che gli insegnanti se lo meritino. Azione d'aula vuol dire anche offrire strumenti convalidati dalla ricerca scientifica per interpretare quel che succede nelle aule, quando l'oggetto del discorso è un segmento di matematica da apprendere, nei versanti che tutto ciò regolano, codificano ed identificano: il ruolo dell'allievo, il ruolo del sapere, il ruolo del docente, in questo ambiente-intreccio mirabolante e sempre pieno di sorprese che la ricerca, appunto, e non la banale prassi, mostra con sempre maggior evidenza. . (dalla Prefazione)
|
|
|
archivio LIBRI
2008 |
ALLIEVI Bruno D'AMORE Gedit, 2008
Non è facile essere credibili in campi diversi: a maggior titolo se questi campi occupano polarità opposte dello scibile umano, almeno nel comune sentire italiano, la matematica e la letteratura. Bisogna essere dei traduttori molto bravi, per conquistare la credibilità necessaria: e "traduttori" vale qui "divulgatori" o - meglio - architetti di ponti. Bruno D'Amore, matematico di professione, ma anche narratore già saggiato dall'apprezzamento dei lettori, va al cuore della questione, nel suo nuovo libro narrativo. E si addentra in questo territorio minato puntando su due atouts di non facile (auto)controllo nemmeno per scrittori di "professione", quali lo sfondo storico (in Italia molto fortunato, va da sé, tra Manzoni, Tomasi di Lampedusa, Eco) e il pedale metanarrativo. Il Leitmotiv unificatore del suo libro, infatti, è il rapporto maieutico, o altrimenti socratico, tra discepolo e allievo; la buona divulgazione, è noto, prevede sempre l'instaurazione di un rapporto pedagogico, anzi al di fuori di questa relazione proprio non può esistere. E se noi siamo stati abituati a vedere il mondo dal punto di vista dei maestri, D'Amore ci provoca e ci invita a capovolgere la nostra consuetudine, in uno stile narrativo appassionato e avvolgente, benissimo compaginato negli intrecci ed esatto nelle ricostruzioni d'ambiente. Il risultato è questo libro godibile e trascinante, dove scopriamo - alla fine - che, in quanto lettori, siamo noi gli Allievi del titolo. Alberto Bertoni
|
|
|
L’ANALOGIA ASPETTI
CONCETTUALI E DIDATTICI Silvia Sbaragli Luigina Cottino, Claudia Gualandi, Giancarla Nobis, Adriana Ponti, Mirella Ricci Armando, 2008
«L’analogia
come strumento didattico esplicito, per ragionare, per pensare, per
sperimentare, per porsi domande intelligenti ed acute: questa è la proposta
concreta del presente volume, denso di esperienze e di idee. Ai bambini di
scuola primaria viene esplicitamente proposta un’attività in più, uno
strumento di indagine in più: l’analogia. Prima se ne impossessano gli
insegnanti, discutendo tra loro, facendo esperienza e, spesso,
sorprendendosi, come capita alle persone intelligenti e curiose. Poi, con
una sapiente trasposizione didattica, creando le condizioni opportune per
trasformare questo Sapere in un sapere insegnabile, sapere da insegnare,
creando occasioni, attività, problemi, giochi, discussioni.
|
|
||
Molteplici aspetti dell’apprendimento
della matematica Erickson, 2008 Quando uno
studente fallisce in matematica è troppo sbrigativo dire che non ha
raggiunto gli obiettivi attesi; in realtà, in che cosa ha fallito? Non ha
capito i concetti? Li ha capiti ma non sa usarli per risolvere problemi? Non
sa effettuare i calcoli, o li sa effettuare ma non sa a che scopo? Ha
costruito i concetti ma non li sa dire? Ha risolto un problema ma non sa
dire come? Non sa gestire i cambi di rappresentazione semiotica che sempre
la matematica richiede? Come si fa ad intervenire per recuperare, se non si
sa determinare con precisione la causa dell’errore?
Collana STRUMENTI PER LA DIDATTICA DELLA MATEMATICA
|
|
||
Ingegneria, didattica ed epistemologia della matematica Guy Brousseau Scritti scelti a cura di B. D'Amore Pitagora, 2008
Dalla Prefazione di Bruno
D’Amore: "Non potevo non regalargli questo suo primo libro in italiano,
scegliendo tra i suoi articoli un tema affascinante ed in continua
espansione, per testimoniare a lui la mia devozione, al lettore italiano la
profondità di queste riflessioni; ho letto decine e decine di articoli
recenti, li ho discussi con lui, per sceglierne pochissimi ma incisivi, per
strapparli al confinamento che necessariamente la pubblicazione in una
rivista specialistica crea, e farli emergere attraverso un libro che ha pur
sempre una diffusione più ampia e più aperta; non potevo non fargli questo
regalo, approfittando anche del fatto che ho amici e collaboratori devoti
che mi hanno aiutato soprattutto nelle traduzioni, per farmi guadagnare
tempo, ed approfittare dell’occasione di questo anno 2008: il compimento dei
suoi 75 anni di età e l’invito a venire, per la seconda volta, a Castel San
Pietro a parlare agli insegnanti italiani…". |
|
||
MATEMÁTICA EN TODO Bruno D'AMORE Magisterio, 2008
A veces la palabra “matemática” evoca figuras de profesores exigentes y un gran dispendio de energías psico – cognitivas de jóvenes, desanimados y noches de insomnio… Muy pocos saben que esta disciplina, lejos de ser rígida y cerrada en sí mísma favorece, por el contrario, plausibles y significativos lenguajes con los quales es posible interpretar todos, o casi todos, los fenómeno naturales. Y mucho más… |
|
||
Insegnamento e apprendimento delle frazioni in aula Ricerche, prospettive ed esperienze Martha Isabel FANDIÑO PINILLA, George SANTI, Silvia SBARAGLI
Questo volume parla di frazioni, uno degli spauracchi degli insegnanti di matematica di tutti i livelli scolastici, uno degli argomenti notoriamente più ostici nell’apprendimento. Ne parla da un punto di visto didattico concreto operativo, grazie a riflessioni di insegnanti che molto hanno lavorato su questo argomento; ne parla però anche da un punto di vista più teorico, sul piano didattico, cercando di mostrare i perché oggettivi di queste difficoltà. Più si conoscono le difficoltà, meglio si sanno affrontare, questa è la scommessa.
Collana diretta da Bruno D'Amore La collana nasce per colmare una lacuna avvertita e denunciata dagli insegnanti: avere a disposizione strumenti che, allo stesso tempo, diano indicazioni didattiche concrete ma anche le motivazioni teoriche di queste scelte; essa propone dunque testi a più facce, in quanto affronta non solo i cosa e i come, ma anche i perché. |
|
||
Giochi
|
|
||
LA DIDATTICA E LE DIFFICOLTà IN MATEMATICA Bruno D'AMORE, Martha Isabel FANDIÑO PINILLA, Ines MARAZZANI, Silvia SBARAGLI Erickson, 2008
La ferma convinzione degli autori è che un insegnante debba essere messo in grado di riflettere sulle difficoltà, sugli errori (che ne sono le evidenziazioni esterne), sulla ricerca delle cause, sullo studio degli interventi di rimedio; non si può formare un insegnante di matematica solo in matematica ed in didattica, bisogna anche già inserirlo nelle specifiche difficoltà delle situazioni d'aula più realistiche e meno demagogiche. La speranza degli autori è che questo libro aiuti quell'insegnante che avrà la volontà di leggerlo, meditarlo, riconoscervi situazioni già vissute, usarlo
Collana STRUMENTI PER LA DIDATTICA DELLA MATEMATICA |
|||
COMPETENCIAS Y MATEMÁTICA Bruno D’Amore - Juan Díaz Godino - Martha I. Fandiño Pinilla Magisterio, 2008
Como educadores matemáticos estamos interesados en que nuestros estudiantes conozcan las matemáticas, las comprendan, las aprecien y que sean capaces de aplicarlas en su vida cotidiana y profesional. En este enunciado vemos que para describir la relación de las personas a las matemáticas no parece suficiente usar un solo término cognitivo conocer, comprender, tener capacidad ya que esa relación puede ser más o menos rica y abarcar distintos aspectos. Parece que “conocer” las matemáticas no es suficiente, porque ese conocimiento puede ser superficial, memorístico y poco útil. Por ello sentimos la necesidad de añadir el término comprensión: es necesario aspirar a que los estudiantes comprendan las matemáticas, lo que quiere decir que sepan porqué se usa un cierto procedimento y cómo se relacionan entre sí los distintos conocimientos. Pero incluso la comprensión pareciera ser insuficiente, ya que el conocimiento y la comprensión pueden ser meramente teóricos, eruditos: los estudiantes pueden manifestar una aparente comprensión y conocimiento, pero que realmente no sean capaces de aplicar esa comprensión y conocimiento para resolver los problemas prácticos relativamente complejos a los que tienen que enfrentarse. Una explicación para esta insatisfacción la encontramos en la siguiente cita del sociólogo francés Edgar Morin, cuando afirma: “La noción de conocimiento nos parece una y evidente. Pero, en el momento en que se le interroga, estalla, se diversifica, se moltiplica en nociones innumerables, planteando cada una de ellas una nueva interrogante” (E. Morin, 1977, p. 18). El uso del término competencia ha penetrado fuertemente en el discurso de la educación matemática, pero sobre todo en el ámbito del desarrollo curricular, de la práctica de la enseñanza y la evaluación, donde se habla con frecuencia de “enseñar por competencias”. En este contexto, competencia viene a ser “la capacidad de afrontar un problema complejo, o de resolver una actividad compleja”.
|
|
||
Annuncio libro
di
Paulus Gerdes
Disegni africani dall’Angola per vivere la matematica (2008) Presentazione di Bruno D'Amore Traduzione e Prefazione di G. G. Nicosia
|
|
||
|