AA: 2016/2017 Corso di laurae: Ing. Aerospaziale e Meccanica. Programma svolto in classe: Lez 1) 23/09/2016 3 ore: Insiemi numerici. Numeri naturali, interi, razionali, reali, complessi. Coniugio, modulo e inverso di un numero complesso. Operazioni sui numeri complessi in modo algebrico, in notazione cartesiana e polare. Interi modulo 2. Definizioni di gruppo, gruppo abeliano, anello commutativo con 1, campo. Esempi. Esempio delle mossse sul cubo di Rubik (gruppo non abeliano). Anello dei polinomi. Operazioni tra polinomi, grado di un polinomio. Legge di annullamento per campi: x e y sono diversi da zero allora xy e' diverso da zero (con dimostrazione). Definzione "a e' radice di P se e P(a)=0". Teorema della divisione con resto dei polinomi (senza dimostrazione). Teorema(con dim.) "dato p in K[x], allora p(a)=0 se e solo se (x-a) divide p". Lez 2) 28/09/2016 2 ore: Algoritmo per eseguire la divisione tra polinomi. Fattorizzazione di polinomi a coefficienti reali e complessi. Teorema (con dim.) "dato P in K[x], allora P(a)=0 se e solo se P(x)=(x-a)^mQ(x) con Q(a) diverso da zero ". Definizione: "Il numero m si dice molteplicita' algebrica della radice a." Teorema fondamentale dell'algebra (no dim.) Teorema (con dim.) "se a e' radice complessa di un polinomio P a coefficienti reali, allora anche il coniugato di a e' radice di P". Teorema fondamentale dell'algebra con K=R (con dim. a partire dal teorema fondamentale dell'algebra.). Definizione di polinomio monico. Teorema se P in C[x] e' monico allora il termine di grado zero e' il prodotto delle radici (a meno del segno). Esempi ed esercizi di fattorizzazione di polinomi. Lez 3) 30/09/2016 3 ore: Definizione di spazio vettoriale. Esempi. K[x], spazio delle funzioni a valori in K, K^n. Notazione: gli elementi di uno spazio vettoriale si chiamano vettori, i numeri del campo usato si chiamano scalari. Visualizzazione geometrica di R^2 e collegamenti con i vettori che rappresentano le forze in fisica. K=K^1 e' uno spazio vettoriale su K. Teorema (con dim.) "Se F e' un sottocampo di K allora ogni spazio vettoriale V su K lo e' anche su F con le stesse operazioni". Esempi: R come spazio vettoriale su Q e C come spazio vettoriale su R. Spazio delle matrici m x n a coefficienti in K. Definizione di somma di matrici e prodotto di una matrice per un numero. Matrici 1 x n ed n x 1. Vettori riga e vettori colonna. Moltiplicazioni di una riga per una colonna. Moltiplicazione riga per colonna di matrici. Matrici quadrate di ordine n. Matrice Identita'. Struttura di anello non commutativo sullo spazio delle matrici quadrate. Esempio di due matrici quadrate A,B non nulle tali che AB=0 e BA diverso da zero. Definizione di A^n e calcolo di polimomi a valori matrici quadrate. Teorema se P,Q sono polinomi in K[x] e A e' una matrice quadrata di ordine n a coefficienti in K, allora le matrici P(A) e Q(A) commutano. Lez 4) 05/10/2016 2 ore: Soluzioni di equazioni polinomiali nello spazio delle matrici. Esercizi: soluzioni di X^2-X+1=0 e di X^2=1. Inversa di una matrice. Calcolo dell'inversa di A tramite soluzione del sistema AX=I. Definizione di equazione lineare in x_1,...,x_n a coefficienti in K. Equazioni omogene o non. Lez 5) 07/10/2016 3 ore: Soluzioni di equazioni lineari. Sistemi di equazioni linerari. Sistemi omogenei e non. Sistemi equivalenti (sistemi con le stesse soluzioni). Risoluzione di sistemi lineari col metodo delle sostituzioni. Sistemi impossibili (0=1) equazioni banali (0=0). Operazioni elementari sulle equazioni: riordino delle equazioni, moltiplicazione di un'equazione per un fattore non nullo, somma di due equazioni. Esempi di risoluzione su R, C, Z/2Z. Matrici associate a sistemi, matrice dei coefficienti e matrice completa. Scrittura matriciale come Ax=b. Sottoinsiemi di spazi vettoriali chiusi per somma. Sottoinsiemi di spazi vettoriali chiusi per prodotto per scalare, esempi di insiemi chiusi per somma e non per prodotto e viceversa. Definizione di sottospazio vettoriale come sottoinsieme non vuoto chiuso per somma e prodotto. Notazione Wdim(W) non esiste f in hom(V,W) iniettiva ne' g in hom(W,V) suriettiva". Esempi con applicazioni del tipo f(X)=AX. Derivata f(M)=M^t+M sullo spazio delle matrici quadrate. Definizione di inversa, inversa destra e inversa sinistra. Calcolo dell'inversa in coordinate. Definizione di isomorfismo lineare, composizione di isomorfismi e inversa della composizione. Teorema (no dim) "F lineare e' invertibile se e solo se e' iniettiva e suriettiva". Isomorfismo tra V e K^n dato dalle coordinate in una base data. Lemma (con dim.) "Una applicazione lineare da V in W e' determinata dai valori che assume su una base di V". Caratterizzazione delle applicazioni lineari da K^n in K come funzioni del tipo f(x1,...,xn)=a1x1+...+anxn. Caratterizzazioni delle funzioni lineari da K^n in K^m come funzioni del tipo f(X)=AX. Matrice associata ad applicazioni lineari in basi in partenza ed in arrivo. Matrice delle rotazioni di R^2 in basi canoniche. Matrice della riflessione. In C visto come R^2, matrice associata alla moltiplicazione per lambda=a+ib e matrice del coniugio. Lez 12) 02/11/2016 2 ore Matrice associata ad applicazione lineare da V a W in basi B_V e B_W. Come si usa. Esempi ed esercizi. Formula delle dimensioni dal punto di vista matriciale. Lez 13) 04/11/2016 3 ore Richiami su coordinate in una base data e matrice associata ad applicazioni lineari con basi date in partenza e in arrivo. Matrice della derivata sullo spazio V=span(sen x, cos x). Teorema (con dim.) "La matrice della composizione gf e' il prodotto M(g)M(f) (nelle basi opportune". La matrice della funzione identita' con la stessa base in partenza e in arrivo e' l'identita'. Corollario: "La matrice dell'inversa e' l'inversa delle matrici (nelle basi opportune)". Matrice del cambio di base/coordinate. Cambio di basi per applicazioni lineari, formula M^{-1}AN. Esempi in K^n. Se B=(v1,...,vn) e' una base di K^n allora la matrice A=[v1...vn] e' la matrice del cambio di coordinate dalla base B alla canonica e A^{-1} e' la matrice del cambio inverso. Teorema di estensione lineare unica (con dim.) "se v1,...,vn e' una base di V e w1,...,wn sono vettori qualsiasi di W, allora esiste unica una f in hom(V,W) tale che f(vi)=wi". Metodo per trovare una tale f in K^n attraverso la matrice del cambio di base: la matrice di f in canoniche e' [w1...wn][v1...vn]^{-1}. Esempi in R^2. Esempio: Matrici di rotazioni in R^3 rispetto ad assi qualsiasi. Isomorfismo di hom(V,W) con lo spazio delle matrici mxn con m=dim(W) e n=dim(V). Piccola digressione sullo spazio duale e sul significato dei simboli dx dy dz, tanto usati in fisica (fuori programma d'esame). Esercizi del tipo "trovare la dimensione del sottospazio di hom(V,W) dato dalle funzioni tali che bla... bla... bla...". Lez 14) 09/11/2016 2 ore Sottospazi affini di K^n come insiemi non vuoti che siano soluzione di u sistemi non omogenei AX=b. Giacitura e dimensione. Teorema (con dim.) "W s.s.a. e' sempre del tipo X_0+W_0 con W_0=giac(W) e X_0 in W". Teorema (con dim.) "W={AX=b} s.s.a. e' s.s.v. se e solo se W=giac(W) se e solo se W contiene 0". Teorema (con dim.) "un s.s.a. W=X_0+W_0 e' s.s.v. se e solo se X_0 sta in W_0". Equazioni parametriche e cartesiane e passaggio dalle une alle altre tramite risoluzione di sistemi lineari. Ker e Imm di matrici come Ker e Imm dell'applicazione lin da K^n a K^m associata in basi canoniche. Def. Rango(A)=dim(Imm(A)). Def. Rango per righe/colonne di A = dim(span(righe/colonne)). Teorema (con dim. parziale) "I tre ranghi coincidono" in particolare R(A)=R(A^T). Teorema (con dim.) "Se M,N sono invertibili R(A)=R(MAN)". Operazioni elementari su righe/colonne. Teorema (con dim.) "le op. el. non cambiano il rango". Matrici ridotte a scala, fatto: ogni matrice si riduce a scala con op. elem. Operazioni elementari come prodotto (a dx o sx) per matrici elementari. Teorema (con dim.): "il rango di A e' il numero delle righe non nulle in una qualsiasi riduzione a scala di A". Esempi di riduzione a scala. Legame tra operazioni elementari e risoluzione di sistemi lineari per sostituzione. Operazione elementare associata a "ricavo la x e la sostituisco nelle altre equazioni". Esempio esplicito di come si trasforma la matrice associata a un sistema durante la risoluzione per sostituzione. Metodo di riduzione di Gauss-Jordan per trovare l'inversa di una matrice. Teorema di Rouche' capelli (con dim.) "un sistema di n equazioni AX=b ha soluzione se e solo se R(A)=R(Ab) e in tal caso la sua dimensione e' n-R(A)" Lez 15) 11/11/2016 3 ore Richiami sul rango. Se A e' m per n allora R(A) e' minore o uguale sia di n che di m. Teorema (con dim.) "v1...vn vettori di k^m. Detta A=[v1...vn], allora i vettori vi generano se e solo se R(A)=m, sono lin. ind. se e solo se R(A)=n, sono base se e solo se R(A)=n=m. In oltre Per Rouche'-Capelli cio' e' equivalente a che' il sistema AX=b abbia, rispettivamente, almeno 1 soluzione, al piu' 1 soluzione, esattamente 1 soluzione per ogni b." Teorema (con dim.) "Siano V,W s.s.a. di K^n. Se la somma delle giaciture e' K^n allora V e W si intersecano e vale la formula di Grassmann". Posizioni reciproche di sottospazi affini, casi generici/stabili e non generici/instabili. Determinante di matrici quadrate. Interpretazione geometrica come area/volumi. Determinante di matrici 1 x 1 e matrici 2 x 2. Definizione ricorsiva: Definizione di cofattore, definizione di det(A) tramite lo sviluppo per riga/colonna. Esempi. Proprieta' del determinante: det(I)=1, det(AB)=det(A)det(B), det(A)=det(A^t), deta(A)=0 se e solo se A non e' invertibile, det(A^{-1})=1/det(A). Multilinearita' e alternanza sulle riche e sulle colonne. Effetto sul determinante delle operazioni elementari su righe/colonne. det(a A)=a^n det (A). Matrice dei cofattori. Teorema (con dim.) "cof(A)^T A=det(A) I". Regola di Cramer: AX=b, A invertibile allora X=A^{-1}b con A espressa tramite la matrice dei cofattori. Esempi. Sottomatrici, minori e orlati. Teorema (no dim.) dei minori orlati "Se A ha un minore non nullo di ordine k allora R(A) e' almeno k, se in oltre tutti i suoi orlati sono nulli allora R(A)=k". Esempio di calcolo del rango coi minori orlati. Passaggio da equazioni paramentriche a cartesiane (per sottospazi affini di K^n) usando il metodo dei minori orlati. Esempi espliciti per piani in R^3 e R^4. Lez 16) 16/11/2016 2 ore: Punti affinemente indipendenti. Combinazioni affini. Teorema (con dim.) "Se P0,...,Pk affinemente indipendenti in K^n allora esiste un unico sottospazio affine k-dimensionale W di K^n che contiene tutti i Pi. Inoltre W consiste dell'insieme di tutte le combinazioni affini dei Pi". In equazioni parametriche W=P0+t1(P1-P0)+...+tk(Pk-P0). Per trovare le equazioni cartesiane basta fare il passaggio da parametriche a cartesiane, per esempio usando i minori orlati. Esempi: retta per due punti in Rì2 e R^3, piano per tre punti non allineati in R^3,R^4. Teorema (con dim.) "P0,...,Pk affinemente indipendenti, W s.s.a. k-dim che li contiene, allora ogni X in W si scrive in modo unico come combinazione affine dei Pi". Cio' definisce le coordinate baricentriche di X rispetto ai Pi. Discussione del significato fisico delle coordinate baricentriche. Trasformazioni affini e affinita'. Teorema (con dim.) "Dati P0,...,Pn affinemente indipendenti in K^n, e Q0,...,Qn in K^n, esiste una unica trasformazione affine f(X)=AX+b tale che f(Pi)=Qi". Metodo per trovarla in coordinate canoniche. Esempi: cambi di riferimento affini, rotazioni rispetto a rette qualsiasi. Esercizio su sottospazi affini dipendenti da parametro. Lez 17) 18/11/2016 3 ore: Endomorfismi. Cambio di base per endomorfismi. Matrici simili. Teorema (con dim.) "Due matrici sono simili se e solo se rappresentano lo stesso endomorfismo in basi diverse". Esempi. Sottospazi invarianti e matrici a blocchi. Esempi. Autovalori e autovettori. Esempi: f=derivata, f(M)=M^T. Autospazi: V_a={v in V t.c. f(v)=av}. Teorema (con dim.) "V_a=ker(f-aI)". Corollario: "V_a e' un sottospazio vettoriale". Teorema (con dim.) "Autospazi relativi ad autovalori diversi sono in somma diretta". Polinomio caratteristico di matrici e di endomorfismi. Teorema (con dim. lasciata per esercizio) "Il grado del polinomio caratteristico e' uguale a dim(V)". Teorema (con dim.) "Due matrici simili hanno sempre lo steso polinomio caratteristico". Teorema (con dim.) "a e' autovalore per f se e solo se e' radice del polinomio caratteristico di f". Molteplicita' algebrica e geometrica di autovalori. Teorema (con dim.) "1 <= m_g<=<=m_a<=dim(V)". Teorema (con dim.) "la somma delle molteplicita' algebriche degli autovalori e' sempre <= dim(V)". Definizione "f e' diagonalizzabile se V ammette una base di autovettori per f". Definizione "A e' diagonalizzabile se e' simile a una matrice diagonale". Teorema (con dim.) "f e' diagonalizzabile se la sua matrice in una qualsiasi base e' diagonalizzabile." Definizione "f e' triangolabile se V ammette una base v1,v2,... tale che f(vi) sta in span(v1,...,vi) per ogni i". Definizione "A e' triangolabile se e' simile a una matrice triangolare". Teorema (con dim.) "f e' triangolabile se e solo se la sua matrice in una base qualsiasi lo e'. Teorema (con dim.) "f e' diagonalizzabile se e solo se V e' somma diretta degli autospazi". Teorema (no dim.) "f e' triangolabile se e solo se la somma delle molteplicita' algebriche e' uguale alla dimensione di V". Teorema (con dim.) "f e' diagonalizzabile se e solo se la somma delle molteplicita' geometriche e' uguale alla dimensione di V se e solo se e' triangolabile e m_g=m_a per tutti gli autovalori". Corollario: "Se dim(V)=n e f ha n autovalori distinti allora e' diagonalizzabile". Teorema (no dim.) "Se A e' simmetrica reale allora e' diagonalizzabile". Esempi ed esercizi. Lez 18) 23/11/2016 2 ore: Autovettori coplessi delle rotazioni. Polarizzazione complessa e visione 3D. Esempio di matrice simmetrica non diagonalizzabile su Z/2Z. Blocchi di Jordan, matrici di Jordan. Dinamica di un blocco di Jordan. Forma canonica di Jordan. Diagrammi di Young e algoritmo per determinare la forma di Jordan. Teorema (no dim.) "ogni automorfismo triangolab ile ammette una forma di Jordan, unica a meno di permutazione dei blocchi". Corollario "due matrici quadrate A,B triangolabili sono simili se e solo se hanno la stessa forma di Jordan". Lez 19) 25/11/2016 3 ore: Esercizi su forma di Jordan. Forme bilineari, definizione e proprieta'. Esempi, tra cui: determinante 2x2, integrale di f per g, X^tAY. Spazio bil(V). Teorema (con dim.) "ogni forma bilineare e' univocamente determinata dai valori che assume su una base". Matrice associata a una forma bilineare in una base fissata. Isomorfismo lineare tra bil(V) e spazio delle matrici quadrate. Metodi per scrivere la matrice associata. Forme simmetriche e antisimmetriche. Teorema (con dim.) "b e' simmetrica se e solo se la sua matrice in una qualsiasi base lo e'; b e' antisimmetrica se e solo se la sua matrice in una qualsiasi base lo e'". Teorema (con dim.) "se 2 e' diverso da 0 allora bil(V) e' somma diretta delle simmetriche e delle antisimmetriche". Forma quadratica associata a una forma bilineare. Teorema (con dim.) "se 2 e' diverso da zero allora una forma bilineare simmetrica e' univocamente determinata dalla sua forma quadratica". Teorema (con dim.) "se 2 e' diverso da zero allora la forma quadratica associata a una forma bilineare antisimmetrica e' nulla." Definizione di forma non degenere "b(v,w)=0 per ogni w implica v=0". Teorema (con dim.) "b e' non degenere se e solo se la sua matrice in una base qualsiasi e' invertibile". Fuori programma: Teorema "se b in bil(V) e' non degenere allora per ogni f in End(V) esiste g tale che b(v,f(w))=b(g(v),w)" tale g si dice aggiunto di f. f e' autoaggiunto se coincide col suo aggiunto. Se la matrice di b e' l'identita', cioe' forma quadratica x1^2+...+xn^2, allora f e' aggiunto se e solo se la sua matrice e' simmetrica (stessa base per b e f). Lez 20) 30/11/2016 2 ore: Prodotti scalari. Prodotti scalari standart su R^n e su spazi di funzioni. Teorema (con dim.) "un prodotto scalare e' non degenere". Teorema (con dim) "se A e' la matrice associata a un prodotto scalare allore gli autovalori di A sono positivi". Criterio dei minori principali (no dim.). Segnatura, definizione e teorema (senza dim.) dell'indipendenza dalla base scelta. Radicale di b. Spazio di Minkowski. Digressione su come si definiscono prodotti interni su spazi complessi: su C^n e su spazi di funzioni complessi. Esercizi sulla segnatura. Definizione di ortogonalita', ortogonale di un vettore e di un insieme. Teorema "l'ortogonale di un vettore e' un sottospazio". Corollario "l'ortogonale di un insieme e' un sottospazio". Teorema "l'ortogonale di I e' uguale all'ortogolane di span(I)". Teorema (no dim.) "In dimensione finita l'ortogonale all'ortogonale di I e' span I". Corollario "In dimensione finita, se W