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Statistica e felicità: il ragionamento statistico per misurare la qualità della vita
In una società moderna la relazione tra “conoscenza, informazione e  statistica” è molto stretta. Il ragionamento statistico permette di  trattare in modo scientificamente rigoroso problemi che difficilmente  troverebbero soluzione in un’ottica di pura analisi qualitativa.
 Ad esempio un problema centrale nelle scienze sociali riguarda la  possibilità di misurare concetti intangibili, non direttamente  osservabili, quali soddisfazione, atteggiamento, propensione,  attitudine, competenza… 
 Se nell’ambito delle scienze naturali il concetto di misurazione è  universalmente riconosciuto e accettato, il dibattito per le scienze  sociali è più “recente” (sono trascorsi poco più di 100 anni dai primi  studi sull’intelligenza) e ancora aperto. Va comunque sottolineato che  molte variabili fisiche, come ad esempio le forze o il calore, vengono  misurate non direttamente, ma mediante i loro effetti. In analogia, lo  stesso tipo di misurazione può essere considerato per quantificare  concetti che fanno riferimento a grandezze comportamentali. 
 Le misurazioni possono derivare ad esempio dal trattamento di dati  provenienti da stimolazioni, il caso tipico è la somministrazione di un  questionario dove le domande, dette comunemente “item”, rappresentano  gli stimoli. La predisposizione di un adeguato questionario è quindi il  momento fondamentale per ottenere informazioni sugli effetti e quindi  misurare la grandezza d’interesse. 
 Il progetto prevede di guidare gli studenti al ragionamento statistico  attraverso una ricerca volta ad ottenere un indicatore che quantifichi  il livello di felicità di un individuo. 
 L’idea è di stimolare la discussione su come si possa misurare questo  aspetto dalle mille sfaccettature predisponendo un questionario apposito  e somministrandolo ad un campione di studenti. In particolare saranno  illustrati agli studenti i passi necessari per condurre in modo efficace  un’indagine: formulazione del problema, individuazione dello strumento  di indagine, determinazione del collettivo su cui effettuare la raccolta  dati, raccolta e organizzazione delle informazioni, elaborazione ed  analisi dei dati, commento e presentazione dei risultati.
 In tal modo i ragazzi saranno portati a riflettere come il metodo  statistico sia fondamentale nel trattare in modo corretto  scientificamente un problema delicato. Acquisiranno quindi non solo un  insieme di strumenti ma anche la consapevolezza dei pericoli che possono  derivare da un trattamento non adeguato delle informazioni. 
 Ogni fase prevede l’impiego di strumenti matematici e statistici che  congiuntamente concorrono alla realizzazione rigorosa dell’indagine. Gli  insegnanti potranno presentare approfondimenti su alcuni argomenti di  matematica accompagnando alla teoria i possibili sviluppi in un contesto  di analisi quantitativa. L’esperienza permetterà quindi un momento di  apprendimento/insegnamento cooperativo di aspetti matematici e  statistici in un’ottica di un migliore interazione tra due discipline  che hanno molti elementi di sinergia.
 Contenuti statistici:
- predisposizione di un questionario: formulazione degli item e strumenti per la validazione;
 - predisposizione di un piano di campionamento: individuazione della popolazione, scelta dei criteri di campionamento;
 - elaborazioni preliminari dei dati: rappresentazioni tabellari e grafiche, misure di sintesi e indicatori di variabilità;
 - definizione di un indicatore per misurare una variabile non osservabile: alcuni accenni all’analisi fattoriale.
 
Contenuti matematici:
 la realizzazione di queste analisi comporta l’acquisizione di alcune  competenze matematiche che coinvolgono operazioni algebriche su dati  organizzati in matrici intese come contenitore di informazioni  numeriche.
