Archivio 2006

2006
13 dicembre
dott. Fabrizio Caselli
Seminario di algebra e geometria
VIene introdotta una classe di insiemi parzialmente ordinati detti diamanti, che include tutti i gruppi di Coxeter ordinati tramite l'ordine di Bruhat, e si mostra come la definizione dei polinomi di Kazhdan-Lusztig possa essere estesa nell'ambito dei diamanti. Tale estensione mette in luce la natura puramente combinatorica di tali polinomi e permette di poter ottenere una famiglia di rappresentazioni delle algebre di Hecke che include propriamente quelle costruite da Kazhdan e Lusztig.
2006
11 dicembre
Riccardo Giachetti - Università di Firenze - INFN di Firenze
nell'ambito della serie: SEMINARI DI FISICA MATEMATICA
Seminario di fisica matematica
Viene proposto un modello relativisticamente covariante di due particelle interagenti. Si esaminano prima gli aspetti classici del problema e si studia la sua quantizzazione determinandone l'equazione d'onda per particelle di natura fermionica. Lo spettro che si deduce per una interazione Coulombiana viene calcolato numericamente per qualunque rapporto delle masse dei due componenti. Si introduce poi un'interazione magnetica tra i momenti magnetici delle particelle e si trovano i corrispondenti spostamenti iperfini dei livelli spettrali. Viene infine individuata la possibilità di un nuovo sviluppo perturbativo  per l'interazione elettromagnetica discutendone vantaggi e limitazioni.
2006
07 dicembre
Jordi Pau Plana (Universita' di Barcellona)
Seminario di algebra e geometria
Abstract: In the 90's a type of Möbius invariant function spaces, called $Q_s$, were introduced, and the function theory of these spaces was fruitfully developed. Nevertheless, there are some natural problems in these spaces that remained open, for example, to give a complete characterization of the algebra of multipliers of these spaces or the corona theorem for the multipliers of $Q_s$. In this talk we are going to solve both problems.
2006
04 dicembre
Giorgio Turchetti - Dipartimento di Fisica - Università di Bologna
nell'ambito della serie: SEMINARI DI FISICA MATEMATICA
Seminario di fisica matematica
La nozione di caos debole è associata ad un decadimento lento delle correlazioni, che si osserva ad esempio per le mappe che preservano l'area nella zona di transizione tra una regione quasi integrabile ed una caotica. Questo comportamento è rigorosamente riprodotto da un semplice modello basato sul collage di una mappa integrabile con una mescolante, se si considerano gli spettri delle ricorrenze di Poincaré. L'osservazione rilevante è che mentre per un sistema mescolante il decadimento è esponenziale, per un sistema integrabile anisocrono, il mescolamento locale dovuto alla filamentazione, determina un decadimento a potenza. In una regione di transizione si prova che lo spettro è una combinazione dei due. Il mescolamento locale implica una forte coerenza, evidenziata dal fenomeno di echo. L'accoppiamento con una componente caotica, modellata da un rumore di Wiener, ne provoca l'attenuazione fino alla scomparsa. In un contesto fisico il caos debole si manifesta nei sistemi ad N particelle con interazioni a lungo raggio, attraverso comportamenti coerenti, descritti da una teoria di campo medio su scale di tempo di ordine 1, ove domina la filamentazione, mentre gli effetti collisionali agiscono su scale di tempo di ordine N, conducendo all'equilibrio termodinamico. Il modello degli oscillatori Coulombiani è un prototipo esemplare, che descrive anche un sistema complesso qualora si introduca una condizione di cono per simulare la percezione visiva. Il carattere non newtoniano della interazione richiede tuttavia l'introduzione di una memoria perché si raggiungano stati di equilibrio a temperatura finita.
2006
27 novembre
Fabio Benatti - Università di Trieste
nell'ambito della serie: SEMINARI DI FISICA MATEMATICA
Seminario di fisica matematica
Uno dei prodotti della teoria dell'informazione quantistica è la nozione di comprimibilità che, nei sistemi dinamici classici, è legata sia all'entropia che alla complessità algoritmica. Parleremo di queste relazioni e delle loro possibili estensioni quantistiche.
2006
23 novembre
Stefano Galatolo, Dipartimento di Matematica dell'Università di Pisa
nell'ambito della serie: SEMINARI DI FISICA MATEMATICA
Seminario di fisica matematica
Il famoso teorema di ricorrenza di Poincaré ci dice che in un sistema dinamico che ha una certa misura invariante quasi tutte le orbite tornano infinite volte vicino al loro punto di partenza. Questo risultato non dice quanto tempo ci vuole. La domanda che sorge spontanea è: se voglio tornare a distanza minore di r dal punto di partenza quante iterazioni devo aspettare? I risultati di ricorrenza quantitativa rispondono a questo tipo di domande. Si scopre, ad esempio, che il tempo di ritorno dipende, nei sistemi con veloce decadimento delle correlazioni, dalla dimensione locale della misura invariante nel punto di partenza dell'orbita. Mentre per alcuni sistemi con decadimento lento ciò non avviene. Un problema simile è quello dei tempi di attesa: in un sistema ergodico, quanto tempo ci vuole perché l'orbita che parte da x arrivi "vicino" a y? Anche qui la risposta dipende dalla dimensione locale nei sistemi con veloce decadimento delle correlazioni. Questo tipo di osservazioni permette, ad esempio, di stimare numericamente la dimensione locale di un attrattore utilizzando i tempi definiti sopra. Nel seminario racconterò, senza entrare troppo in dettagli tecnici, questo tipo di questioni e qualche risultato recente che si applica su sistemi con misura invariante infinita.
2006
22 novembre
prof. Vesselin Petkov, universite' Bordeaux I
Seminario di analisi matematica
2006
14 novembre
Dott. Claudio Macci (Università di Roma Tor Vergata)
Seminario di probabilità
Consideriamo un processo di rischio con premio dipendente dalla riserva e con ritardo nei pagamenti di tipo Poisson shot noise. Inoltre consideriamo un opportuno riscalamento chiamato "slow Markov walk limit" per tale processo di rischio. Presenteremo alcune stime di grandi deviazioni per il processo di rischio e per le probabilita' di rovina. I risultati sono in collaborazione con A. Ganesh e G.L. Torrisi.
2006
13 novembre
dott. Paolo Facchi - Università di Bari
nell'ambito della serie: SEMINARI DI FISICA MATEMATICA
Seminario di fisica matematica
La comunicazione e il calcolo quantistico rappresentano un nuovo campo interdisciplinare in rapidissimo sviluppo. Tale disciplina nasce dall'idea guida che l'informazione è un fatto fisico e si pone il problema di capire come essa venga elaborata dai sistemi quantistici. In questo seminario si introdurranno gli aspetti essenziali dell'informazione quantistica e si analizzeranno alcune applicazioni esemplari.
2006
06 novembre
Prof. Mauro Fabrizio - Dipartimento di Matematica - Università di Bologna
nell'ambito della serie: SEMINARI DI FISICA MATEMATICA
Seminario di fisica matematica
Il famoso modello di Ginzburg-Landau e la seguente estensione dinamica introdotta da Gor'kov ed Eliashberg sono in grado di studiare la transizione di fase che avviene nei metalli superconduttori, o nelle leghe superconduttrici, quando la temperatura è costante e minore della temperatura critica Tc. Sotto queste ipotesi, il materiale passa dallo stato normale alla superconduttività quando il campo magnetico viene ridotto al di sotto di una certa soglia critica Hc. Questo è un tipico esempio di transizione di fase del second'ordine ed è stato ampiamente studiato. In questo seminario proporremo un modello generale che prende in considerazione oltre agli effetti magnetici anche quelli termici. Poi, basandoci su un lavoro di Fried e Gurtin, suggeriremo un modello capace di spiegare anche la transizione di fase del prim'ordine. Questo è conseguenza di una legge di bilancio sull'ordine delle strutture coinvolte nella transizione di fase. Inoltre, per questo tipo di transizione del primo ordine, è possibile ricavare un teorema di massimo per il parametro di fase f.
2006
02 novembre
S. Ofman (Université Paris VII)
Seminario di algebra e geometria
2006
30 ottobre
Prof. Italo Guarneri - Università dell'Insubria (Como)
nell'ambito della serie: SEMINARI DI FISICA MATEMATICA
Seminario di fisica matematica
I modi di Acceleratore Quantistici sono un fenomeno identificato per la prima volta da esperimenti di Ottica degli atomi freddi, mirati a costruire realizzazioni sperimentali di certi modelli astratti usati nella teoria del Caos Quantistico. Questo effetto, teoricamente imprevisto, e puramente quantistico, viene osservato in condizioni in cui la costante di Planck efficace è relativamente grande. Ciò nonostante, è stato poi spiegato teoricamente mediante una approssimazione quasiclassica, in cui pero` il ruolo della costante di Planck (che rimane fissa) è svolto da tutt'altro parametro. In tal modo i modi vengono associati alle orbite periodiche di un sistema dinamico classico, che non è il limite classico vero del sistema. Si riconosce che essi sono associati ad autovalori non unimodulari dell'operatore di Floquet. Lo scenario presenta interessanti analogie con le oscillazioni di Bloch, e apre interessanti possibilità di analisi matematica esatta.
2006
25 ottobre
Nataliya Shcherbakova
Seminario di analisi matematica
2006
23 ottobre
Marco Lenci
nell'ambito della serie: SEMINARI DI FISICA MATEMATICA
Seminario di fisica matematica
Un gas di Lorentz è il sistema dinamico di un punto materiale che si muove di moto libero fino a che non incontra un ostacolo (fisso) contro il quale urta in maniera totalmente elastica (cioè secondo la legge di riflessione di Fresnel). In questo seminario parlerò dei gas di Lorentz nel piano determinati da una configurazione non periodica di ostacoli convessi. Questi sistemi sono l'evidente generalizzazione del celeberrimo biliardo di Sinai all'ambito dei sistemi dinamici a misura infinita. Da qui l'interesse a conoscerne le proprietà dinamiche, cioè le proprietà ergodiche - in particolare perché la teoria ergodica in misura infinita è ancora oggetto di discussione.
2006
11 ottobre
Prof. Michel Duflo
Seminario di algebra e geometria
Casimir ghosts (introduced by physicists Arnaudon, Bauer, Frappat and further studied by the mathematician Gorelik) are very interesting objects which must be used in addition to usual Casimirs in $Z/2Z$-graded (i. e. supersymmetric) situations. We relate Casimir Ghosts to invariant integration and Berezinians on symmetric spaces in supergeometry, and give applications. This is a joint work with Emanuela Petracci.
2006
11 ottobre
Conferenziere: Alberto Gandolfi, Dipartimento di Matematica U. Dini, Universita' di Firenze
Seminario di fisica matematica
Il modello di Ising su un albero puo' essere interpretato in termini di trasmissione (sia essa di bit di informazione o di tratti genetici o, in modo meno formalizzato, culturali), e questo permette di dimostrare che esistono diverse fasi nel processo di trasmissione. Nel seminario si riepilogheranno i principali risultati in quest'ambito e poi si mostrera' come alcuni naturali meccanismi di rinormalizzazione abbiano una naturale interpretazione in termini di auto correzione del messaggio trasmesso. Nella parte finale del seminario si discuteranno brevemente le possibili interpretazioni di questi meccanismi di auto correzione nei vari tipi di trasmissione.
2006
19 settembre
Prof. Yanyan Li
Seminario di analisi matematica
2006
12 settembre
prof. Vesselin Petkov, Univ. de Bordeaux I,
Seminario di analisi matematica
2006
06 settembre
Prof. Vesselin Petkov, Univ. de Bordeaux I,
Seminario di analisi matematica
2006
06 luglio
prof. Wenchang Chu (Dipartimento di Matematica "E. de Giorgi", Università di Lecce)
Seminario di algebra e geometria
The simplest proof of Jacobi's triple product identity originally due to Cauchy (1843) and Gauss (1866) is reviewed. In the same spirit, by means of induction principle and finite difference method, we prove a finite form of the celebrated quintuple product identity (Watson, 1929). Similarly, we give a new proof of an algebraic identity (Guo and Zeng, 2005) which can be considered as another finite form of the quintuple product identity.
2006
29 giugno
Prof. Andrea Braides
Seminario di analisi matematica
2006
28 giugno
Tomaz Prosen - Università di Lubiana
Seminario di fisica matematica
2006
15 giugno
Maciej Zworski - Università di Berkeley
Seminario di fisica matematica
2006
14 giugno
La controparte semiclassica naturale dello studio dei gruppi quantici e` la teoria dei gruppi di Poisson, in quanto questi ultimi sono il limite semiclassico dei primi. Una situazione simile si presenta quando si considerino gli spazi omogenei. In tal caso, un ruolo speciale e` svolto dai quozienti di Poisson: questi ultimi sono gli spazi omogenei con una struttura di varieta` di Poissson ottenuta come quoziente di una struttura di gruppo di Poisson sul gruppo che agisce su di essi; in particolare, la loro foliazione simplettica ha almeno una foglia di dimensione zero. Quando si considerano le quantizzazioni, uno spazio omogeneo di Poisson che ne ammetta una risulta essere necessariamente un quoziente: pertanto, la nozione di quoziente di Poisson si manifesta in modo naturale anche dal punto di vista della quantizzazione. I quozienti di Poisson sono una sottoclasse naturale dei G-spazi omogenei di Poisson, (dove G e` un gruppo di Poisson), adattati al meglio alla consueta relazione tra G-spazi omogenei e sottogruppi di G: essi corrispondono infatti ai sottogruppi coisotropi. Il processo di quantizzazione per un G-quoziente di Poisson allora corrisponde ad una procedura simile per il sottogruppo di G associato. Inoltre, quando si segue un approccio infinitesimale si opera con sottoalgebre di Lie dell'algebra di Lie, diciamo Lie(g), di G, e la condizione di coisotropia ha la sua controparte naturale in questo contesto di algebre di Lie. Il processo di quantizzazione allora dev'essere sviluppato per la sottoalgebra Lie che corrisponde al G-spazio omogeneo di partenza. Quando si quantizzano gruppi di Poisson (o bialgebre di Lie), uno strumento importante e` il principio di dualita` quantico (QDP). In parole povere, esso afferma che ogni algebra inviluppante quantizzata puo` essere trasformata in un'algebra di funzioni quantizzata per il gruppo di Poisson duale; viceversa, ogni algebra di funzioni quantizzata puo` essere trasformata in un'algebra inviluppante quantizzata per la bialgebra di Lie duale. Cosi`, a partire da una quantizzazione di un qualsiasi gruppo di Poisson questo principio fornisce (in modo funtoriale) una quantizzazione del gruppo di Poisson duale. In questo seminario presentero` un analogo QDP per sottogruppi coisotropi di un gruppo di Poisson G, o - equivalentemente - per G-quotienti di Poisson. Precisamente, presentero` ricette esplicite per ottenere, a partire da una quantizzazione di K o di G/K, una corrispondente quantizzazione del cosiddetto "duale complementare di K", cioe` quel sottogruppo coisotropo K^perp di G^* la cui algebra di Lie tangente e` proprio Lie(k)^perp - l'ortogonale di Lie(k) dentro Lie(g)^* - o anche una quantizzazione del G^*-quoziente di Poisson associato, precisamente G^*/K^perp. Queste procedure sono realmente operative, e consentono di costruire nuovi esempi espliciti di quantizzazioni per importanti classi di quozienti di Poisson. Tutto quanto presentero` e` frutto di una collaborazione (a diversi stadi) con Nicola Ciccoli e Rita Fioresi.
2006
14 giugno
Davide Gabrielli - Università dell'Aquila
Seminario di fisica matematica
Una catena di ordine infinito e' un processo stocastico a tempo discreto ed a valori su di un insieme finito, le cui probabilità di transizione dipendono in modo continuo da tutta la storia infinita del processo. Data una sequenza finita di simboli generata da una catena di ordine infinito si considerano i marginali di ordine k(n), dove n e' la lunghezza della sequenza, della misura empirica e se ne calcolano varie entropie (condizionata, totale normalizzata, relativa). Queste vengono chiamate entropie empiriche della sequenza. Si illustreranno le fluttuazioni Gaussiane e le grandi deviazioni per le entropie empiriche quando k(n) cresce logaritmicamente con n.
2006
05 giugno
2006
01 giugno
Francois Treves, Rutgers University
Seminario di analisi matematica
2006
31 maggio
prof. Roman Dwilewicz (University of Missouri (USA)
Seminario di algebra e geometria
Cauchy-Riemann (CR) theory nicely combines Complex Analysis, Partial Differential Equations, Geometric Analysis, Geometry (Algebraic and Differential) and other areas. In the talk: basic CR problems, their connections to the above mentioned areas, some approximation and extension theorems.
2006
25 maggio
Prof. Wolfgang Putschoegl, Austrian Academy of Sciences
Seminario interdisciplinare
2006
18 maggio
2006
16 maggio
Aroldo Kaplan,University of Cordoba, Argentina, Emeritus Prof.Unievrsity of Massachusetts
Seminario di algebra e geometria
This conjecture establishes a subtle bridge between Algebraic and differential geometry, analysis and topology-hence its status as one of the seven millennium problems.In this talk, MOSTLY DIRECTED TO NON-EXPERTS we will describe the conjecture as a form of Stokes theorem for special fields and end with a summary of some fresh evidence for its validity.
2006
12 maggio
Douglas Rogers, University of Hawaii
Seminario di algebra e geometria
Pi is a topic of abiding fascination that engages the interest of all mathematicians, pure and applied alike. We know, or think we know, that it was Archimedes who early calculated pi to considerable accuracy by bounding a circle inside and out by regular polygons. However, this program, with an explicit argument in the case of inscribed polygons, is already contained in Book XII of Euclid's Elements. Closer examination of the works of Euclid and of Archimedes suggests that everything you can do with inscribed and circumscribed polygons together can be done just as well with inscribed polygons alone. Moreover, it seems that the Chinese mathematician Liu Hui, working over seventeen hundred years ago, was able to improve the lower bound on the area of a circle by interpolation using only inscribed polygons. Perhaps even more surprisingly, whereas the combined work of Euclid and Archimedes shows that the difference between areas of circumscribed and inscribed polygons more than halves on doubling the number of sides of these polygons, an argument that would have been accessible to both of them, as well as to Liu Hui, shows that, in fact, it more than quarters. The talk is presented as an exercise in ''mathematics from history'', where we take the mathematics from a given period and see what (more) can be extracted by means of it alone. Thus, when we look back on this material from the later perspective of the calculus, we find that these geometric arguments remarkably powerful, giving results akin to Richardson-Romberg integration - the quartering inequality just mentioned is accurate up to the term in the sixth power of the reciprocal of the number of sides of the largest and smallest polygons. It seems that we - not just Archimedes - might have been missing something.
2006
11 maggio
Alberto Parmeggiani
Seminario di analisi matematica
2006
09 maggio
dott. Valentino Magnani (Università di Pisa)
Seminario di analisi matematica
2006
20 marzo
Prof De Witt Sumners, Florida State University
Seminario interdisciplinare
Rotating spiral wave patterns are a signature of oscillating chemical reactions (the Belusov-Zhabotinsky reaction, and AMP pulses in slime mold), and are believed to be involved in heart fibrillation and neural siezures. The organizing centers for spiral wave patterns are points in 2-dimensional media, and curves in 3-dimensional media, so codimension 2 topology (knot theory) is useful in the analysis of these patterns. This talk will discuss a mathematical characterization of these spiral wave patterns and their time evolution, in terms of phase maps and the homotopy of phase maps. A quantization condition that is necessary and sufficient for the (mathematical) existence of a rotating spiral wave pattern will be derived.
2006
16 marzo
M. A. Lledo
Seminario di algebra e geometria
NOTA CAMBIO ORARIO
2006
16 marzo
Prof. Fumihiko Hirosawa, Nippon Institute of Technology, Saitama, Giappone
Seminario di analisi matematica
Abstract: In this talk we introduce a recent approach for the consideration of stability of the solutions to some second order hyperbolic equations with time depending coefficients taking account of their singular behavior; differentiability, degeneration, oscillation, etc. In consequence, we introduce new Levi conditions of $C^infty$ type for second order hyperbolic Cauchy problems due to the special influence of coupled oscillating coefficients.
2006
15 marzo
Prof.ssa B. Morini, Dipartimento di Energetica ``S.Stecco'', Universita' di Firenze
Seminario di analisi numerica
Numerosi problemi che nascono nell'ambito della programmmazione non lineare, discretizzazione di equazioni alle derivate parziali, problemi di equilibrio sono esprimibili mediante un sistema di equazioni non lineari con vincoli sempli ci. Si presentano metodi numerici iterativi per la risoluzione di tali problemi. I procedimenti proposti sono di tipo ``Punto Interno'' e utilizzano una strategia trust-region per ottenere proporieta' di convergenza globali. Si discutono strategie che consentono di mantenere la stretta ammissibilita' delle iterate e procedimenti di risoluzione del problema di trust-region dipendenti dalla dimensione del problema. In particolare, per problemi di piccole e medie dimensioni si propone un procedimento trust-r egion basato su fattorizzazioni di matrici. Al contrario, per problemi di grandi dimensioni, si propone un procedimento di trust-region definito su un sottospazio di piccole dimensione ed implementabile utilizzando metodi di tipo Krylov. Presentiamo i risultati di una ampia sperimentazione numerica che mostra l'efficienza dei procedimenti e il contenuto costo computazionale dei metodi Newton Inesatti applicati a problemi di grandi dimensioni.
2006
13 marzo
Prof. Peter Schenzel (Universita' di Halle)
Seminario di algebra e geometria
This is the last lecture of a cycle of three lectures. In the first one varieties of minimal degree had been introduced and in the second one a construction principle and the classification of varieties of almost minimal degree, that is, of degree equal to codimension + 2, had been presented. Now arithmetic properties of such varieties will be discussed.
2006
09 marzo
Prof. Vincenzo Vespri
Seminario di analisi matematica
2006
07 marzo
Prof. Peter Schenzel (Universita' di Halle)
Seminario di algebra e geometria
This is the second lecture of a cycle of three lectures. The first one introduced varieties of minimal degree. Now we start with the classification of varieties of almost minimal degree, that is, of degree equal to codimension + 2 following the idea of classification by projections of varieties of minimal degree.
2006
08 febbraio
Prof. Hidetoshi Nishimori, Tokyo Institute of Technology
Seminario di fisica matematica
The model of spin glasses has a symmetry under local change of variables, called gauge symmetry. This symmetry has profound consequences in the determination of the properties of the model. Examples include the exact value of the internal energy, a rigorous bound on the specific heat and the absence of replica symmetry breaking, all on a special submanifold of the phase diagram. It also happens that this whole theoretical framework has a close connection with problems in information science, such as error-correcting codes and image restoration.
2006
02 febbraio
Scott Pauls, Darthmouth college, Hanover, USA,
Seminario di analisi matematica
2006
02 febbraio
prof. Paulo D. Cordaro
Seminario di analisi matematica
2006
25 gennaio
Andrea Capocci, Laser e RNRP-Roma; Francesco Lescai, RNRP-Bologna
Seminario interdisciplinare
Negli ultimi anni nelle università e nei centri di ricerca domina un nuovo mito: quello della proprietà intellettuale. Più l’Italia e l’Europa avvertono una situazione di svantaggio tecnologico rispetto ai paesi anglosassoni, più tendono a riprodurne le dinamiche. Così, cercano rapidamente di colmare i ritardi nel creare un regime di proprietà intellettuale. Le università si affannano a produrre brevetti, gli scienziati tentano di guadagnare “vendendo” quanto hanno inventato. Il rapporto tra università e impresa si va facendo sempre più vincolante, e la distinzione tra ricerca di base e ricerca applicata va sfumando. Gli strumenti giuridici principali per regolare queste forme di mercificazione della conoscenza sono il brevetto e il copyright, che consentono ad autori e inventori di avere il monopolio esclusivo sulla propria invenzione o sulla propria opera. L’assunto indiscusso alla base dell’entusiasmo per brevetti e copyright è che il monopolio della proprietà intellettuale favorisca il progresso scientifico. Per questo, si ritiene, le idee possono essere vendute. Nell’incontro che faremo, ricercatrici e ricercatori di Laser dimostreranno che non è affatto vero che alle idee fa bene essere vendute. Anzi, tratteranno del perchè il monopolio della proprietà intellettuale fa male alla scienza e al suo progresso. Il progresso scientifico si fonda sullo scambio e sulla condivisione delle conoscenze. Il brevetto impedisce di riprodurre e replicare i risultati altrui, limita pertanto la possibilità di progresso scientifico; il copyright impedisce la diffusione di opere creative, limita pertanto la possibilità di fruirne e trarne spunto. A partire dall’idea che la scienza è un bene comune ed è una risorsa illimitata, che il sapere se condiviso aumenta, ci illustreranno alcune alternative a questo modo di intendere la conoscenza come privatizzata e mercificata, dall’idea dei Creative Commons all’applicazione di metodologie Open Source. Il gruppo Laser (Laboratorio Autonomo di Scienza, Epistemologia e Ricerca) è un collettivo di ricercatori nato all’inizio degli anni ’90 dalle lotte studentesche della Sapienza di Roma. www.e-laser.org
2006
25 gennaio
Cristian Giardina', Eurandom
Seminario di fisica matematica
Numerosi risultati per modelli di vetri di spin sono stati provati negli ultimi anni con tecniche rigorose della fisica matematica e della probabilita'. In particolare, la prova della soluzione di Parisi per l'energia libera del modello di Sherrington-Kirkpatrick e' stata ottenuta attraverso i lavori di F. Guerra (che ha provato un stima dall'alto) e M. Talagrand (che ha dimostrato che l'errore della stima converge a zero nel limite termodinamico). Inoltre la stima dall'alto ha dato origine ad una formulazione del problema in ambito variazionale da parte di Aizenman et al. Durante il seminario verra' mostrato come il "Generalized Random Energy Model" (GREM) si inserische in tale schema variazionale. Il lavoro presentato e' in collaborazione con S.Starr.