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Statistica e felicità (LI)

Responsabili Proff. Daniela Calò e Stefania Mignani

In una società moderna la relazione tra “conoscenza, informazione e statistica” è molto stretta. Il ragionamento statistico permette di trattare in modo scientificamente rigoroso problemi che difficilmente troverebbero soluzione in un’ottica di pura analisi qualitativa. Ad esempio un problema centrale nelle scienze sociali riguarda la possibilità di misurare concetti intangibili, non direttamente osservabili, quali soddisfazione, atteggiamento, propensione, attitudine, competenza… Se nell’ambito delle scienze naturali il concetto di misurazione è universalmente riconosciuto e accettato, il dibattito per le scienze sociali è più “recente” (sono trascorsi poco più di 100 anni dai primi studi sull’intelligenza) e ancora aperto. Va comunque sottolineato che molte variabili fisiche, come ad esempio le forze o il calore, vengono misurate non direttamente, ma mediante i loro effetti. In analogia, lo stesso tipo di misurazione può essere considerato per quantificare concetti che fanno riferimento a grandezze comportamentali. Le misurazioni possono derivare ad esempio dal trattamento di dati provenienti da stimolazioni, il caso tipico è la somministrazione di un questionario dove le domande, dette comunemente “item”, rappresentano gli stimoli. La predisposizione di un adeguato questionario è quindi il momento fondamentale per ottenere informazioni sugli effetti e quindi misurare la grandezza d’interesse. Il progetto prevede di guidare gli studenti al ragionamento statistico attraverso una ricerca volta ad ottenere un indicatore che quantifichi il livello di felicità di un individuo. L’idea è di stimolare la discussione su come si possa misurare questo aspetto dalle mille sfaccettature predisponendo un questionario apposito e somministrandolo ad un campione di studenti. In particolare saranno illustrati agli studenti i passi necessari per condurre in modo efficace un’indagine: formulazione del problema, individuazione dello strumento di indagine, determinazione del collettivo su cui effettuare la raccolta dati, raccolta e organizzazione delle informazioni, elaborazione ed analisi dei dati, commento e presentazione dei risultati. In tal modo i ragazzi saranno portati a riflettere come il metodo statistico sia fondamentale nel trattare in modo corretto scientificamente un problema delicato. Acquisiranno quindi non solo un insieme di strumenti ma anche la consapevolezza dei pericoli che possono derivare da un trattamento non adeguato delle informazioni. Ogni fase prevede l’impiego di strumenti matematici e statistici che congiuntamente concorrono alla realizzazione rigorosa dell’indagine. Gli insegnanti potranno presentare approfondimenti su alcuni argomenti di matematica accompagnando alla teoria i possibili sviluppi in un contesto di analisi quantitativa. L’esperienza permetterà quindi un momento di apprendimento/insegnamento cooperativo di aspetti matematici e statistici in un’ottica di un migliore interazione tra due discipline che hanno molti elementi di sinergia. Contenuti statistici: * predisposizione di un questionario: formulazione degli item e strumenti per la validazione; * predisposizione di un piano di campionamento: individuazione della popolazione, scelta dei criteri di campionamento; * elaborazioni preliminari dei dati: rappresentazioni tabellari e grafiche, misure di sintesi e indicatori di variabilità; * definizione di un indicatore per misurare una variabile non osservabile: alcuni accenni all’analisi fattoriale. Contenuti matematici: la realizzazione di queste analisi comporta l’acquisizione di alcune competenze matematiche che coinvolgono operazioni algebriche su dati organizzati in matrici intese come contenitore di informazioni numeriche.