2018
10 luglio
Seminario interdisciplinare
ore 14:00
presso Saletta riunioni ARCES, via Toffano 2/2
Il ragionamento matematico deduttivo, com’è percepito attraverso le pubblicazioni ufficiali e, più in generale, la “comunicazione” del messaggio logico-matematico, non sempre riflette tutte le caratteristiche del pensiero del matematico in corso d’opera (non comunicato) e gli approcci metodologici che portano alla formulazione finale dei risultati. “Affinare la mira”, valutare il rischio dell’imbarcarsi in un tentativo, la convenienza nell’ottimizzare, nel generalizzare o meno l’ipotesi di un teorema al massimo, o viceversa specificarne una tesi, sono fasi inevitabili della storia della lotta ai problemi che non appaiono di norma nel prodotto finito. Riteniamo che l’abitudine alla categorizzazione, all’inquadramento formale di problemi complessi e la lungimiranza di pensiero che la disciplina scientifica fornisce, possano rendere menti esercitate a tale scopo anche idonee a sistematizzare altre teorie, prestando un contributo unico, per esempio, alle scienze umane e sociali, non solo nell’analisi quantitativa di dati ma nella propria concezione e ideazione della modellazione, nell’elaborazione e raffinamento della metodologia, nell’attribuzione di significato e interpretazione qualitativa dei risultati, oltre che nascondere un grande potenziale di valutazione decisionale. La ricerca interdisciplinare si costruisce con lungo sforzo dal contatto di mondi destinati, a volte per molto tempo, a rimanere fisicamente incomunicanti. Ma quando la distanza è rilevante anche nei contenuti, essere pionieri equivale a fare un salto nel vuoto e spostarsi interamente e radicalmente. Seguendo le orme della propria esperienza personale, l’autore, un matematico di prima formazione, si propone di presentare una serie di studi di linguistica, inerenti al suo attuale ambito di ricerca, l’intonazione, che hanno visto la concretizzazione di alcune sue contribuzioni speciali, sebbene non strettamente “matematici” nei contenuti. Presenteremo un problema di analisi del cambiamento linguistico nel tempo, un problema di rianalisi e rigrammaticalizzazione intonativa, un progetto di recupero di informazione linguistica data per morta attraverso l’intonazione e infine uno studio statistico che mostra la stabilizzazione di una “logica ritmica” specifica in alcune varietà linguistiche. La speranza è che il contatto con il pubblico, oltre a fruire di un diversivo ed aprire gli orizzonti conoscitivi, possa contribuire a un dibattito proficuo su possibili applicazioni di modelli matematici preesistenti a supporto di problemi nuovi.
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